ESEMPIO DI INNOVAZIONE DEL TESSILE ALLA FIERA SPS DI PARMA
Cotonificio Zambaiti, riferimento dell’industria tessile italiana da oltre cinquant’anni, è stato selezionato come caso studio nell’ambito del Workshop “Verso la Transizione 5.0” di SPS Italia, la fiera dedicata all’Automazione e al Digitale nell’Industria. Questo riconoscimento sottolinea l’impegno dell’azienda nella ricerca e nell’applicazione di soluzioni all’avanguardia nel settore tessile.
La partecipazione di Cotonificio Zambaiti all’evento è il risultato della sua collaborazione con Baumer, che ha portato all’implementazione di encoder avanzati nei suoi processi produttivi, utilizzando per la prima volta questo tipo di tecnologia in ambito tessile, con il risultato di un revamping delle macchine industriali ed un efficientamento dei sistemi produttivi. L’azienda si consolida così come un riferimento all’avanguardia nell’Industria 5.0, marcando un altro significativo avanzamento nella sua storica tradizione tessile.
Durante l’intervento alla fiera, Cotonificio Zambaiti illustrerà come l’installazione di questi dispositivi si allinei perfettamente con i principi dell’Industria 5.0, promuovendo un notevole risparmio energetico e una misurazione accurata dei consumi.
Nel corso del progetto, grazie al contributo e al lavoro congiunto di DeNani s.r.l., Zepoch Sagl e IotaLab s.r.l., sono stati integrati sensori avanzati e hardware specifici, inclusi computer integrati alle macchine. È stato inoltre sviluppato e implementato un software su misura, progettato per ottimizzare ogni fase della produzione interamente Made in Italy dell’azienda bergamasca: dalla preparazione al finissaggio, dalla tintura alla stampa e al taglio dei tessuti. Ogni articolo prodotto dall’azienda è quindi frutto di un mix sapiente di competenze storiche dell’artigianato applicate ai più innovativi sistemi operativi di ottimizzazione di consumi e sostenibilità.
L’obiettivo finale del progetto è stato quello di realizzare una dettagliata analisi e attribuzione dei costi di produzione, permettendo una precisa allocazione di ogni spesa ai relativi centri di lavoro. Questa metodologia ha permesso una gestione accurata dei costi e dei tempi di lavoro, oltre a una programmazione delle operazioni basata sui picchi di consumo energetico e sull’integrazione di nuove fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari di recente installazione.
L’Eco di Bergamo 24 Maggio 2024
